sabato 29 maggio 2010

PIOPPO TREMULO

Famiglia delle Salicaceae
PROPRIETÀ TERAPEUTICHE

A livello somatico ci può aiutare a portare equilibrio a queste disarmonie (in aggiunta a quelle già citate nel libro: IL CANTO DEGLI ALBERI):
  • Ascessi
  • Cervicale
  • Dermatiti
  • Discopatia
  • Emicranie
  • Emorroidi
  • Flebite
  • Insonnia
  • Patologie della circolazione linfatica
  • Ritenzione idrica
  • È antiputrido ed è di supporto alle terapie che curano la demenza senile.

PIANTE CON CUI SI POTENZIA
Aloe
: patologie del cervello, cervicale
Arancio: intestino, micosi
Bosso: parassiti, difese immunitarie, galattogeno
Carpino: gas intestinali
Gelso bianco: antibatterico
Olivo: colesterolo
Prezzemolo: regola la sudorazione
Tasso: vertigini, pareti vene-arterie
Valeriana: galattogeno, vertigini

INDICAZIONI TERAPEUTICHE TRATTE DAI TESTI PIÙ PRESTIGIOSI:

Ustioni, screpolature, geloni, ferite, infiammazioni emorroidi, gotta, bruciori e gonfiori di stomaco, diarrea fetida, eccesso di succo gastrico, tubercolosi, cistiti, aterosclerosi, insufficienza arteriosa, artrosi, reumatismi, infezioni respiratorie ed urinarie. È un antinfluenzale, diuretico, disinfettante, abbassa la febbre e si utilizza anche nelle cardiopatie

venerdì 14 maggio 2010

TESTIMONIANZE

GIULIANA
Cara Cornelia ho l'esperienza di un’amica con il bimbo di pochi mesi stitico (da piangere tutta la notte per il male al pancino). Ha messo poche gocce olio di Sambuco ed Edera (diluite) sul pancino, quindi una goccia in acqua da bere di elisir di Caco: si è scaricato bene subito…..

ANGELA
Ciao Cornelia, volevo dare la mia testimonianza. Circa 2 anni fa una mia amica in occasione del Natale mi regalo' il tuo preziosissimo libro '' Il canto degli alberi''. Sono sincera l'avevo sfogliato come si fa con una rivista qualsiasi, pero' non mi invogliava di leggerlo, non so se era lazzaronismo o scetticismo. Fatto sta che per due anni quando mi si presentava un problema, chiedevo qualche olio o elisir alla mia amica, ma poi non li utilizzavo. In un momento di disperazione, cioe' quando una mattina non potendone più dei dolori causati da calcoli renali, telefono per l'ennesima volta e la supplico di portarmi qualcosa. Mi consiglia di mettere localmente olio di edera e poi mi avrebbe portato qualcosa di specifico. Non ci crederai ma non riuscivo a reggermi diritta dai dolori e dopo 20 minuti avevo gia' avuto sollievo. Magari in seguito ti diro' anche cosa ho usato. La cosa piu' importante che da allora uso olio e elisir e li preparo per me e per amici che ne hanno bisogno………….
Ciao, sono Angela, a proposito dei miei calcoli come ti avevo accennato avevo 2 calcolini individuati da un' ecografia. Ho usato olio di edera localmente e poi la mia amica mi ha fatto assumere goccine di elisir (10) lavanda e biancospino in 1 litro di acqua da sorseggiare durante la giornata. Come ti dicevo sono stata subito meglio e poi decisamente bene. Parlo di 4 mesi fa. Dopo una settimana ho continuato con l'olio ma ho sostituito l’elisir di biancospino e lavanda con quello di acqua di cascata sempre in un litro di acqua (io bevevo pochissimo ) e in pochi giorni nelle orine trovavo della renella.
Da allora sono sempre stata bene e poi ho trovato un netto miglioramento anche alla colite, che mi dava parecchi disturbi. Questa colite trascurata da anni mi ha causato anche un ispessimento della vescica. Continuo ad usare olio ed elisir in prevenzione anche se ripeto da quattro mesi non ho piu' avuto disturbi di questo genere. Ora bevo più acqua e sicuramente anche questo mi aiuta. Grazie ancora ciao Angela

ALEIDA (5 mesi)
Ho dovuto cambiare la tipologia del latte in polvere e questo, essendo forse meno digeribile per la bimba, le ha causato difficoltà ad espellere le feci. Sono ricorsa all’Olio di Tiglio e ne ho massaggiato una goccia sul pancino. Dopo poche ore la bimba è riuscita a scaricarsi perfettamente. (Antonia)

domenica 2 maggio 2010

LA VITA

La vita non é una nave tranquilla
che scivola da sola verso il porto della felicità.
Su di essa, in ogni momento,
siamo impegnati noi come timonieri,
con la responsabilità di definire la rotta.
A noi tocca decidere
che esperienza fare dell'amore,
come affrontare i giorni di solitudine,
che tipo di felicità ricercare,
che senso dare ai nostri insuccessi,
come investire le nostre qualità
a favore della vita di tutti.
Anche quando incrociamo le braccia
e ci lasciamo portare dalla corrente,
non smettiamo di essere noi
i responsabili della nostra vita.
Tante persone ci possono aiutare,
nessuno ci può sostituire
nel rischioso mestiere di
VIVERE.

Anonimo